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La montagna ci offre la cornice … tocca a noi inventare la storia che va con essa!

Il Sentiero delle Leggende

Gardeccia è un itinerario unico, perché le sei leggende che si trovano lungo il percorso parlano dei luoghi che si attraversano: Ciampedie, Mugoni, Catinaccio, Laghetto d’Antermoia, Dirupi di Larséc.

E’ una passeggiata adatta a famiglie, bambini e anziani, turisti che, soprattutto d’estate, ospitiamo nella nostra valle e a cui vorremmo dedicare qualcosa di specifico e diverso, perché la montagna non “appartiene” solo ad alpinisti e scalatori.

Il sentiero è anche una valida alternativa per il turista invernale, perché offre la possibilità di stare in mezzo alla neve semplicemente con scarponi, ciaspole o sci d’alpinismo; è una alternativa per chi non sa o non vuole sciare sulle piste ma desidera vivere ugualmente un’emozione unica, immergendosi nelle fiabe e nelle tradizioni di un popolo unico, come uniche sono le montagne che ci circondano. Dolomiti, Catinaccio, Torri del Vajolet, Dirupi del Larsèc.

Una volta, molto tempo fa, i monti del Catinaccio non erano nuda roccia come li vediamo oggi, ma erano ricoperti di rose profumate…tra queste rose, rosse come il sangue, viveva un popolo di nani governato da un re buono e bravo che si chiamava Laurino

Che c’è di più bello che leggere o ascoltare una storia seduti su una panchina all’aria aperta, su un sentiero di montagna che ha come cornice il cielo azzurro, le rocce e il bosco,  dove la musica è il cantare degli uccellini e la quieta voce di un torrente ?.... Ma si può fare  grazie al “Sentiero delle leggende”, percorso che si trova nel cuore del Catinaccio tra le più belle montagne della Val di Fassa ; percorrendo senza fretta il sentiero si possono trovare 6 leggende che ci portano in un mondo incantato :” Il regno di Re Laurino”.

Vorremmo che “Il sentiero delle leggende” aiutasse, tutti voi che lo percorrete a scoprire che la montagna è molto più di fredda roccia.

Ci piacerebbe che tornaste a casa non solo con gli occhi pieni di paesaggi e le gambe piene di chilometri, ma anche con la voglia di raccontare la voce, la magia, i colori di una tradizione culturale che non cessa di affascinare quanti hanno la fortuna di incontrarla.

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