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I Monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi.

Nel Cuore delle Dolomiti, il nostro rifugio vi saprà regalare emozioni e colori

Rifugio circondato da: Gruppo del Catinaccio, Torri del Vajolet e Dirupi del Larséc

Comodo rifugio alpino nel cuore del Gruppo del Catinaccio, dispone di 43 letti suddivisi in 20 camerette in perfetto stile alpino, sobrio, che permette di passare qualche giorno in alta quota. La cucina, curata da Mario, vi farà gustare il meglio della tradizione locale e tutto potrà essere accompagnato da una buona birra o da un bicchiere di vino trentino consigliato da Marco. 

Per le giornate di sole non c’è pericolo di annoiarvi, siamo circondati da passeggiate, ferrate ed arrampicate per tutti i gusti, nel cuore del Gruppo del Catinaccio, per i più piccoli ci sono prati, boschi ed un piccolo ruscello dove poter giocare in tranquillità.

Quando piove, una biblioteca  di montagna vi permetterà di aspettare il bel tempo tranquillamente in rifugio. Ad ogni modo non fatevi spaventare da un po’ di pioggia e tanto meno dalla neve. La montagna è bella anche con il brutto tempo.

La prima cosa che vedrai ogni mattina

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Giro-d'Italia
Doro
Polenta
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Fatbyke
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Un po' di storia del nostro rifugio.....

Alla fine del 19^ secolo iniziarono ad arrivare nella conca del Gardeccia i primi turisti.  Per questo motivo Bepo de Medil e suo padre (Giuseppe Desilvestro) mentre si occupavano della fienagione e degli animali al pascolo ebbero l’intuizione...aprire un piccolo rifugio.

Così nel 1902 iniziarono i lavori di costruzione, suscitando subito interesse e riscuotendo gran successo, dando ristoro ed ospitalità a coloro che si avventuravano ad esplorare ed ammirare le meraviglie offerte dalla zona!

Ebbero la fortuna di ospitare personaggi famosi ed ospiti illustri, come Re Alberto I del Belgio ed il Diavolo delle Dolomiti, Tita Piaz. La maggior parte dei turisti proveniva dalla Germania, dall’Austria e dal Regno Unito.

Nella gestione del rifugio susseguì Adolfo Desilvestro, figlio minore di Bepo de Medil, conosciuto da tutti come Doro, che con amore e dedizione lavorò per ingrandire e ristrutturare  il rifugio ereditato dal padre. Fu sempre appoggiato dalla moglie Maria, che si occupò per quasi cinquant’anni della cucina.

Doro e Maria ebbero sei figli: Beppino, Ida, Marco, Lucia, Mario e Giovanna; e fu con il loro aiuto che portarono avanti la gestione del rifugio fino al 2009.

Da allora fino ad oggi sono i figli Marco e Mario che si occupano del rifugio, con passione e dedizione; potendo così vantare più di un secolo di gestione famigliare.

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Cristian Dallapozza, maestro di sci e guida alpina !

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